intervista su MUSIC REVIEWS 2.0 Maggio 2010

 
- Come sono nati i Fanali Di Scorta? Da dove nasce l'impulso di suonare il freak 'n' roll tutto all'italiana?

I Fanali di Scorta sono nati dall’esigenza di trovare nuovi spazzi e nuovi modi di divertirsi e conoscere persone utilizzando la musica come pretesto. Insomma a 20 anni volevamo avere un’alternativa valida alla partita di calcetto infrasettimanale. Non ci siamo mai dati delle regole se non quelle di cercare di essere, quanto più possibile spontanei e questo forse ci ha condotto a fare una musica in direzione folk con testi in italiano (tranne qualche caso sporadico).

- Fanali Di Scorta, potete dirci qualcosa riguardo al vostro nome?

È la distorsione del nome di un gruppo a noi antecedente denominato Father and Son come la famosa canzone. Ed è un nome di cui siam sempre stati fieri perché simpatico ma non eccessivamente banale.

- Qualcuno vi ha definiti "Cittadini Del Mondo".. esattamente qual è il vostro punto di vista al riguardo?

Beh diciamo che in dieci anni, abbiamo cercato di percorre direzioni differenti senza alcuna preclusione. In questo si, forse siamo apolidi e sicuramente attenti e tolleranti verso le diversità e non solo quelle musicali.

- Avete iniziato a suonare nel lontano 2000... qual è stata la sfida più grande da superare fino adesso?

Non mollare. Conta che quando abbiamo iniziato eravamo in dieci, 6 musicisti e 4 attori- cabarettisti, e dopo dieci anni al momento siam rimasti in due ma con prole eheh … Ci vuole parecchia pazienza e motivazione a cercare nuovi stimoli.

- Grande emozioni vi han accompagnato durante la vostra carriera... 2 album all'attivo "Freak 'n' Roll"(2006) e "Mojito Express" (2009), da cui viene tratto un video per il singolo "Sunambiac". Com'è stato il processo per questi due lavori?

Freak’n’roll del 2006 è stato sicuramente un album più curato negli arrangiamenti e nella produzione e ci ha dato parecchie soddisfazioni. È arrivato al termine di una grande periodo per noi, in quell’anno abbiamo fatto circa 60 concerti in giro per l’Italia, e nelle intenzioni doveva essere il nostro manifesto musicale, visto che il freak’n’roll è il nostro genere. Si è rivelato invece come lo splendido finale di un momento appagante perché la formazione a 4 si è sciolta poco dopo la realizzazione e rimane quindi come una fotografia di quella nostra fase.

Mojito Express è invece un azzardo: l’abbiamo realizzato in due e registrato in presa diretta praticamente in una sera. Una voce, una chitarra ed un guitar synth; doveva essere il provino del nuovo album, ma riascoltandolo c’è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di pubblicarlo così com’era anche con qualche piccolo errorino. Insomma ci piaceva l’atmosfera che creava e poi sicuramente è un album diverso da molta roba che si sente in giro, non tanto per il genere, ma proprio per l’assenza assoluta di una sezione ritmica batteria-basso che sono la base irrinunciabile della musica dei nostri tempi.

Inutile dire che Mojito Express lo troviamo più affascinante e lo consideriamo un nuovo punto di partenza. Da qui abbiamo tratto il video di Sunambiac per la regia di Federico Bava che ha anche vinto un premio anche al PIEMONTE MOVIE 2010.

- Leggendo la vostra bio, mi fa molto piacere sapere che avete suonato con nomi "VIP" della musica italiana, come Povia e la Bandabardò. Com'è andata? Ci saranno altre date in futuro?

Abbiamo suonato di spalla a Povia proprio nell’anno in cui aveva vinto a Sanremo ed è stata una serata molto positiva anche perché si è rivelato un artista dotato di una personalità definita che piaccia o meno. Con la Bandabardò è stato uno spasso, io (Daniele Chiarella cantante) avevo la febbre a 40, e mi sono alzato dal letto solo per salire su quel palco. Non so esattamente quanta gente ci fosse, ma ci hanno accolto alla grande così come la Bandabardò insomma una figata.

Per il futuro speriamo vivamente di poter ripetere esperienze simili …

- Un consiglio per nuovi gruppi che si stan appena formando?

Di cercare un proprio stile e utilizzare la musica più come espressione che come prodotto

- Cosa vi riserva il futuro?

Un altro album a breve e nuovi progetti a cui già stiamo lavorando, ma di cui ancora non possiamo parlare

- Un consiglio ai nuovi gruppi?

Farsi intervistare da Music Reviews 2.0

- Un saluto agli amici di Music Reviews 2.0!

Saluti freak’n’roll a tutti gli amici di Music Reviews 2.0


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